Prof. Angelo Michele Carella

Specialista in ematologia clinica e di laboratorio
Specialista oncologia


Già, Direttore Divisione di Ematologia 1 e Centro Trapianti di Midollo IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino – Genova

Cavaliere della Repubblica conferito dal Presidente della Repubblica

A febbraio 2019 gli è stato conferito a Mannheim in Germania il  "MERIT AWARD" dal gruppo Europeo della ricerca sulle Leucemie (LEUKEMIANET Group) durante la riunione plenaria

Active Member of “the New York Academy of Sciences” (Nov. 1991)

Lettura Plenaria e riconoscimento della sua attività di ricerca nei Linfomi dalla “Fondazione Italiana Linfomi” (Roma, Nov.2016)

E’ stato Membro attivo del Comitato Scientifico della Scuola Europea di Ematologia (Parigi)

Presidente del Congresso Europeo per i Trapianti di Midollo (Courmayeur,1996)

Presidente del Congresso Internazionale di Ematologia Sperimentale (ISEH Montecarlo, 1999)

Presidente del Meeting annuale POST-ASH che ogni anno vede la partecipazione di oltre 700 Ematologi Italiani

Coordinatore Scientifico del “POSTGRADUATE LEUKEMIA CONFERENCE” in collaborazione con il Presidente dell’Associazione Italiana Leucemie (AIL)


Patologie trattare

Anemie, Coagulazione, Patologie Piastriniche, Gammopatia Monoclonale, Patologia Linfonodi,
Policitemia, Mielofibrosi, Trombocitemia, Mielodisplasia, Leucemia, Limfomi, Mieloma, Trapianti Cellule Staminali


Esperienze professionali

Insieme a Goldman, Slavin, Storb and Champlin è stato il primo ad introdurre a livello internazionale il trapianto allogenico con condizionamento ridotto. (Bone Marrow Transplantation Journal, 2000).

Il doppio trapianto (autotrapianto seguito da allotrapianto con condizionamento ridotto - RICT) fu utilizzato per la prima volta a Genova in pazienti ricaduti/refrattari affetti da Linfoma di Hodgkin e non Hodgkin (Journal of Clinical Oncology, 2000) in seguito adottato da altri team anche per il mieloma multiplo.

A luglio 2005 ha pubblicato in " The Lancet " l'esperienza originale sul tandem transplant (autotrapianto seguito da mini - allotrapianto) in pazienti con carcinoma mammario avanzato.



Il Prof. Carella inoltre, ha eseguito più di 1.000 autotrapianti e circa 200 trapianti allogenici non mieloablativi, la cui mortalità nel breve e lungo termine, è risultata la migliore tra i centri italiani ed europei.

Ha contribuito ad uno studio sulla Leucemia Acuta Promielocitica pubblicato sul New England Journal of Medicine.

Insieme ad altri colleghi italiani recentemente ha preparato le linee guida dei linfomi follicolari sotto l'egida della Società Italiana di Ematologia, l' Ematologia Sperimentale e dei Trapianti (SIE, SIES, GITMO) pubblicate su American Journal of Hematology. Ha organizzato a Bologna e Milano due incontri con esperti italiani di nuova strategia di recidiva / refrattaria linfoma di Hodgkin sotto l'egida della Fondazione Italiana Linfomi (FIL).

Il suo è un curriculum prestigioso, avvalorato da numerose pubblicazioni sulle più importanti riviste internazionali, inclusa una Review sul trial condotto dalla Fondazione Italiana Linfomi nel Linfoma Follicolare, pubblicato sul British Journal of Haematology..
Presidente del "Postgraduate Lymphoma conference" insieme al Prof Zinzani a Roma, presidente "Postgraduate Leukemia conference" a Roma.
Ha pubblicato 270 riviste prevalentemente internazionali e numerosi capitoli di volumi nazionali ed internazionali ed e' stato il primo in Europa ad effettuare la procedura con alte dosi ed autotrapianto.

Progressi nelle neoplasie ematologiche

Sono trascorsi molti decenni dalla prima dimostrazione dell’attività oncolitica della Mecloretamina e dei primi inibitori dell’acido folico nella terapia dei Linfomi e delle Leucemie .Oggi stiamo vivendo una vera rivoluzione copernicana in talune neoplasie ematologiche, grazie alle importanti scoperte sulla biologia delle stesse ed i fini meccanismi che sottendono il processo neoplastico. I farmaci moderni stanno cambiando la storia clinica di molti pazienti con Leucemia Acuta Promielocitica (oggi guaribile in oltre l’80-90% dei pazienti) e Leucemia Mieloide Cronica(grazie agli inibitori della tirosin-chinasi del trascritto bcr-abl). Nella Leucemia Acuta Linfoblastica Ph negativa, la maggior parte dei bambini guarisce con la terapia sequenziale messa a punto negli Stati Uniti già negli anni 60-70 e successivamente modificata con farmaci nuovi. Nei pazienti con Leucemia Acuta Linfoblastica Philadelphia positiva, l’introduzione degli inibitori del BCR-ABL ha cambiato drammaticamente la prognosi di questi pazienti. Leucemia molto difficile da guarire prima della messa a punto di questi protocolli.

Nel Linfoma di Hodgkin già con la polichemioterapia MOPP oltre il 50-60% dei pazienti guariva ma con una tossicità importante; successivamente, grazie ad un grande italiano, Gianni Bonadonna, è stato concepito e messo a punto un protocollo efficace e meno tossico chiamato ABVD.In particolare in questi ultimi anni la scoperta di nuovi farmaci come, Nivolumab e Pembrolizumab, non solo ha permesso di recuperare i pazienti non responsivi ma utilizzandoli alla diagnosi insieme ad un ABVD modificato, sono già ' in grado di determinare risultati estremamente efficaci con remissione completa praticamente in oltre il 90 % dei casi.

Nei Linfomi Non Hodgkin a grandi cellule B l’associazione chemio- immunoterapia (Rituximab+chemioterapia) è in grado di determinare la remissione completa in circa il 60-70 % dei pazienti e la guarigione in circa il 50%. Alcuni farmaci nuovi come Polatuzumab e Tafasitamab da soli o in associazione sono in grado di rimettere in remissione molti pazienti che non avevano ottenuto la remissione completa. Molte novita ' di grande interesse si stanno presentando all’orizzonte ed in alcuni casi sono già mature per essere utilizzate nei nostri pazienti.Mi riferisco in particolare alla nuova terapia CAR-t per pazienti con leucemia linfoblastica acuta(CAR-t)ed agli Anticorpi bispecifici per pazienti con Linfomi non Hodgkin-B e Mieloma multiplo,ricaduti alle terapie di prima ed ulteriori recidive.

La nuova terapia Car-T

La lotta ai tumori del sangue non si è fermata a questi progressi, ma compie passi da gigante sempre in direzione di una medicina di precisione, in molti casi sempre più chemio-free, basata su farmaci intelligenti per colpire solo le cellule malate riducendo drasticamente la tossicità. Come detto in precedenza,una procedura con grandi prospettive su tutte è la cosiddetta terapia Car-T. Consiste nel prelevare i linfociti del paziente e armarli in laboratorio in modo che possano colpire un bersaglio presente sulle cellule leucemiche ma anche linfomatose e mielomatose, e reinfonderle nei pazienti con la speranza che queste cellule siano in grado non solo di individuare, ma anche di uccidere le cellule tumorali. Si sono già ottenuti risultati importanti e anche la guarigione in una percentuale molto elevata di bambini ma anche adulti, ritenuti refrattari o più volte ricaduti con leucemia acuta linfoblastica e linfomi non Hodgkin aggressivi.

Una ulteriore possibilità è offerta dai cosiddetti Anticorpi bi-specifici, dei quali almeno due si stanno imponendo nei pazienti avanzati con Linfoma non hodgkin a grandi cellule B e Mieloma multiplo.La loro dimostrata efficacia nei pazienti avanzati, determinerà una precoce utilizzazione da soli o in associazione in un futuro non lontano.

Nelle Sindromi mieloproliferative croniche (policitemia, trombocitemia e mielofibrosi) la biologia cellulare e lo studio mutazionale ci hanno regalato importanti conoscenze che hanno permesso la messa a punto di farmaci abbastanza selettivi, soprattutto nella mielofibrosi, patologia più grave delle altre e dove, soprattutto per pazienti con età non superiore a 65 anni, è indispensabile il trapianto allogenico per ottenere la guarigione.

Al momento la leucemia acuta mieloide rimane un po' indietro per i risultati ottenuti anche se la biologia ha fatto progressi enormi e ci ha spiegato i fini meccanismi che sottendono il processo leucemico. Ci ha anche evidenziato come non esista la leucemia mieloide acuta ma piuttosto tante forme diverse a livello molecolare. Recentemente sono stati ottenuti buoni risultati soprattutto nella cura di persone anziane (ma anche nei giovani) con la combinazione di due farmaci (Azacitidina o Decitabine e Venetoclax). L'unica vera cura viene però solo dal trapianto allogenico che va effettuato quando il paziente è in remissione dopo la chemioterapia.

Infine, molto frequente è la leucemia linfatica cronica, patologiache spesso non necessita di terapia ad eccezione dei pazienti con mutazioni genetiche molto aggressive; per quest'ultimo gruppo sono disponibili numerosi farmaci selettivi quali gli inibitori di BTK, che hanno dimostrato di essere particolarmente efficaci.

Concludo questa breve messa a punto, affermando  che sono assolutamente convinto che molte di queste malattie verranno sconfitte grazie alle conoscenze sempre più sofisticate che ci verranno fornite dai ricercatori; i risultati di tali ricerche saranno  la base per la messa a punto di farmaci sempre piu' selettivi.

L' ematologo A.M.Carella (che visita a Genova, Roma e Milano) ha recentemente coordinato, in collaborazione con importanti esperti nazionali ed internazionali, due importanti lavori:
il primo sulla leucemia nella rivista europea di ematologia (haematologica) ed il secondo sui linfomi nella rivista tedesca di ematologia (annals of hematology).


Prestazioni e costi

Il Prof. Carella visita i suoi pazienti in ben tre città differenti Roma, Milano e Genova

Sedi

Studio Ematologo Genova - Clinica Montallegro

AVilla Rosa "Clinica Montallegro" - Genova

Via Monte Zovetto, 27, 16145 Genova, Italia

347 226 8678

Studio Ematologo Roma - Paideia International hospital
Studio Ematologo Milano - Centro Polispecialistico Pacini